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PROGETTO  BIBLIOD'ARTE A.S. 2003/2004   Relazione conclusiva- giugno 2004

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         INDICE

  01.      COSA, COME E PERCHE

02.      UN’ ISTANTANEA

03.      I PRIMI PASSI

04.      CONTINUARE?

05.      STRATEGIE SUCCESSIVE E PROGRAMMAZIONE DEL DOPO

06.      LE PRIORITA’ DEL DOPO

06.a    subito

06.b    entro la fine dell’anno 2004

06.c    successivamente

07.     E PER CONCLUDERE

08.     ALLEGATI (Omissis)

 

 

01. COSA COME E PERCHÉ

 

            “Ogni società tende a conservare il proprio patrimonio culturale e a trasmetterlo di generazione in generazione. Tale funzione si realizza però solo se il sapere acquista una sua circolazione, sapere quindi come organizzazione sistematica delle conoscenze, conoscenze come insieme organizzato di informazioni, informazioni come flusso di dati, a loro volta componenti elementari dell’informazione. Tale insieme costituisce un sistema informatico in cui i messaggi viaggiano in tutti i sensi ed in tutte le direzioni” [1]

            L’insieme di cui sopra è, a parere del sottoscritto, l’immagine sintetica di quella che deve essere una “biblioteca del terzo millennio”, e con queste motivazioni ho presentato, all’inizio dell’anno, il progetto dal titolo “Bibliod’Arte: ipotesi di lavoro per una biblioteca scolastica del terzo millennio” la cui scheda è allegata alla presente relazione. (Allegato 01)

            Se è vero, com’è vero,  che il disegno prima di essere tale è un pensiero, è necessario arricchire le capacità di pensiero dei nostri studenti tanto più che siamo in presenza di un “Liceo”, quindi di una  “Scuola secondaria di ordine superiore, che prepara i giovani all’Università”[2].

            In una società dinamica, in rapida evoluzione, è necessario cambiare anche il concetto di insegnamento perché la sedimentazione delle conoscenze e dei saperi è continua e rapida. “Attualmente … si compie un errore didattico gravissimo da parte di molti insegnanti: quello di ritenere la propria funzione di insegnante espletata nel verificare l’appreso più che promuovere l’apprendimento. Si scambia cioè il processo (obiettivi, metodologia, tecniche, risorse) con il prodotto (i contenuti appresi). La verifica va fatta sul processo, mentre il prodotto è da considerare nient’altro che una conseguenza del processo. Il processo è l’elemento didatticamente rilevante”.[3]

            Per dare una valida risposta a questo nuovo e diverso modo di concepire la funzione dell’insegnante, è necessario che la biblioteca si trasformi da “locale di deposito e consultazione” dei materiali specifici, in un “laboratorio didattico” aperto alle curiosità intellettuali e quindi assuma i caratteri di un centro di documentazione e di distribuzione di saperi e conoscenze sedimentati necessari all’azione tendente a cambiare la realtà.

Raffaele Simone in “ Il mondo delle parole e delle lingue” esplicita la seguente considerazione “… il fatto che la formazione dei giovani non si svolge più solo o principalmente nella scuola o in ambienti comunque chiusi…, ma al contrario si è spostata in ambienti aperti, fluidi, senza membrane protettive rispetto al mondo esterno. La scuola tradizionale, al contrario, ha sempre praticato la via opposta, l’endopaideia: chiusa nel suo interno, protetta dall’influsso della società e del mondo…” [4].

            Con questo stato delle cose è  assolutamente necessario ripensare la biblioteca scolastica in modo diverso, come uno snodo tra l’esterno e l’interno, tra la conservazione delle esperienze vissute e la capacità di generarne nuove offrendo nuovi stimoli, in una società priva, ormai, di qualsiasi membrana protettiva ( leggi internet, leggi network, leggi televisioni, leggi globalizzazione,…). La biblioteca è quindi un nodo strategico nella struttura e nella organizzazione di una scuola perché è il luogo dove convivono passato, presente e futuro, è il luogo della memoria, ma anche della previsione progettuale, il luogo delle proposte e delle verifiche, il luogo delle certezze e dei dubbi,…ecc.: per questo il nodo deve essere funzionale alla struttura e funzionante per dare risposte all’utenza.  

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02. UN’ ISTANTANEA

            La biblioteca della nostra scuola  ha una consistenza libraria di circa 3.000 volumi (consistenza ideale per impiantare una biblioteca scolastica multimediale), inoltre vi ha incarico, con veste di bibliotecaria (cosa non da poco)  la sig.ra  Signoretti Gianna che vi svolge le sue mansioni.

            La biblioteca è dotata di una stazione informatica costituita da PC e stampante con collegamento ad internet. La sala è dotata di armadi e tavoli per lo studio. Sulla base delle notizie acquisite manca però di un inventario dei testi che ne quantifichi sia la consistenza numerica sia la consistenza economica.  Inoltre, a completamento di un quadro generale, necessario per definire un eventuale taglio tematico della biblioteca manca un elenco completo ed aggiornato delle opere ( testi monografici, enciclopedie, riviste, video, compact disk, … ecc.) necessario per definire l’aspetto quantitativo e qualitativo delle diverse aree culturali . Questa  conoscenza è indispensabile per orientare  gli  arricchimenti verso una scelta  di biblioteca generalista o di una biblioteca  tematica, come ritengo debba essere una biblioteca scolastica.

            Poiché il progetto Bibliod’Arte, sintesi di un’esperienza pluriennale nel campo delle biblioteche scolastiche, ha fondamentalmente questa finalità nuova e diversa, espressa al punto precedente, della dimensione dell’apprendimento  inteso come processo e non come stato di quiete, è necessario, dopo quest’anno interlocutorio , provvedere ad attivare i cambiamenti proposti nella seguente relazione stesa a termine del progetto.

“Il processo di apprendimento nella società odierna si colloca al centro di una rete di risorse informative. La biblioteca o mediateca, della scuola rappresenta per un alunno il primo nucleo di riferimento strutturato per l’accesso alle fonti, prezioso per l’acquisizione di quelle abilità di informazione che saranno fondamentali per tutta la vita. Essa rappresenta, inoltre, il ponte verso le agenzie informative esterne alla scuola, rispetto alle quali veicolare informazione documentaria in ingresso ed in uscita.

E’ dunque necessario che questo centro risorse sia gestito non come una bibliotechina tradizionale, ma come un vero e proprio centro di documentazione e di informazione, integrato nell’attività didattica su almeno tre versanti:

1.        L’offerta di informazione varia e qualificata in rapporto agli argomenti del curricolo;

2.       Lo sviluppo delle abilità di ricerca dell’informazione in studenti ed insegnanti;

3.       Lo sviluppo di abilità di trattamento dell’informazione in studenti ed insegnanti, premessa di un’efficace diffusione all’esterno dell’esperienza didattica e dei prodotti della stessa scuola” [5]

 

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03. I PRIMI PASSI

 

L’autorizzazione a dar corso al progetto presentato mi viene trasmessa in 08-01-2004.

            Il giorno successivo presento alla Dirigenza la bozza di una circolare avente per oggetto “Concorso interno per il disegno della tessera Bibliod’Arte”, (Allegato 02) unitamente al “Regolamento del concorso” e ad un programma di lavoro suddiviso in : “Progetto Bibliod’Arte” 0304 (Allegato 03) e “Organizzazione biblioteca” (Allegato 04).

            Dopo qualche giorno, a seguito di un colloquio con la Dirigenza, e su invito della stessa ho provveduto a cambiare alcuni articoli per rendere il concorso più semplice e confacente con l’andamento didattico. Tanto che in data 30-01.04 consegno la nuova bozza del regolamento indicando, anche, una presumibile data (dal 15 al 30 aprile). (Allegato 05)

            Qualcuno, forse, si chiede: perché il concorso?

Orbene, è mia convinzione, che le cose si apprezzano e si difendono solamente se si sentono proprie, se, in qualche modo o per qualche motivo si sentono appartenenti al proprio mondo  ed alle proprie esperienze di vita.

            Le finalità del concorso sono proprio queste: coinvolgere gli studenti nella creazione di un segno, di un oggetto in cui riconoscersi, da riconoscere e condividere come comunità di studio. Creare , quindi un segno concreto e tangibile da condividere sia con quelli già iscritti e frequentanti, ma anche con quelli nuovi con i quali la scuola condivide le proprie risorse culturali e renderle accessibili e disponibili.  Ciò non solo riferito agli studenti ma a tutti quelli della comunità che per qualche motivo vanno cercando risposte nel campo dell’espressione artistica. Reputo che sia un concreto segno di accoglienza quello di consegnare, nel momento della conferma dell’iscrizione o della richiesta di un servizio per i non studenti, la tessera di accesso alla biblioteca. Mi auguro che l’idea possa concretizzarsi con il prossimo anno scolastico.

            Successivamente, alcuni pomeriggi, dal 27-01 al 12-02 c.a. li ho trascorsi nella postazione informatica presso la biblioteca per scaricare il programma “WinIRIDE” fornito dal Ministero tramite “INDIRE”. Il programma è stato caricato sul PC della biblioteca ed ottimizzato  per essere gestito mediante la piattaforma Windows. Il programma ha la potenzialità per essere collegato ad internet e gestire le risorse di biblioteca anche in modalità remota.

            Contemporaneamente ho stampato e raccolto un certo numero di schede necessarie alla gestione dei servizi di biblioteca. In particolare la schede predisposte sono riferite a:

               Prestito giornaliero ( raccolte in fascicolo) (Allegato 06)

               Prestito domestico (Allegato 07)

               Ricerche bibliografiche (Allegato 08)

Perché queste schede?

            La scuola italiana, soffre, a mio parere, tra tanti altri problemi, anche del fatto che ogni anno scolastico è l’anno zero. La scuola, cioè non riesce a raccogliere, quantificare, selezionare e capitalizzare le diverse esperienze mediante le quali verificarne la crescita ed indirizzarne il futuro.  Poiché la scuola produce cultura, la biblioteca, mi pare sia il luogo ideale ove depositare le esperienze, farle decantare e rivitalizzarle di anno in anno.

            La scheda delle “ricerche bibliografiche” ha lo scopo di verificare il contenuto e la consistenza libraria in relazione alle risposte che riesce a dare. Mediante questa scheda è possibile individuare le lacune e le carenze che andrebbero colmate per rendere la biblioteca attuale e capace di dare risposte adeguate agli utenti.

            La scheda del “prestito domestico” ha lo scopo di rilevare la consistenza e la qualità dei testi sui quali ci si intrattiene maggiormente e quindi sono fonte di studio e di specifici approfondimenti da parte dei nostri studenti.

            Le schede del “prestito giornaliero” hanno lo scopo di registrare la tipologia delle movimentazioni quotidiane e quindi di ricerca veloce e risposta immediata.

            Mettendo assieme, a fine anno scolastico, i valori e le caratteristiche che emergono da queste schede, si riesce a costruire una cornice sufficientemente chiara e delimitata sia nelle esigenze che nelle caratteristiche. Pertanto ogni anno diventa collegato con quello precedente con una catena di trasmissione fatta di esperienze, esigenze, necessità, strumenti e domande per dare adeguate risposte agli studenti utenti ( e non solo) che mutano nelle loro aspirazioni di anno in anno con il mutare della società e quindi della cultura.

            Una prima cornice, molto esile e ben poco definita si è cercato di precisarla attraverso un questionario (Allegato 09) di monitoraggio (test collaborativo)   somministrato ai frequentatori la biblioteca, verso la fine dell’anno scolastico.  Le schede in numero di 77 sono state raccolte nel fascicolo  “Questionario di monitoraggio  e relativa scheda   analitica di   sintesi.” (Vedi fascicolo allegato)

I risultati, analizzati per aggregazioni e disaggregazioni, sono i seguenti: (Allegato 10)

·               Tutti gli intervistati riconoscono e attribuiscono alla biblioteca scolastica una particolare importanza tanto che (nella scala dei  valori da 1 a 10) il valore massimo di 10 è attribuito da 14 intervistati per un totale di 18,44 % sul totale. L’aggettivo “molto” (con i valori numerici 8-9-10) è pari al 54,55 %; mentre l’aggettivo “abbastanza” (con i valori numerici 4-5-6-7) è pari al 38.96 %. L’aggettivo “scarso” (con valori numerici 1-2-3) è stato attribuito da 5 intervistati con una media pari a 6,49 %.

         Sintetizzando: la biblioteca, viene ritenuta “molto importante” da una forte percentuale  di studenti, dato che è necessario tenere in debito conto nella programmazione futura.

 

·               La domanda 2 relativa all’utilizzo della biblioteca evidenzia, come risultato principale, un utilizzo raro con una percentuale di uso pari al 50,56 % relativa alla risposta “quasi mai o mai”, mentre il 29,87 % degli intervistati ha risposto “saltuariamente” e il 12,99 % ha citato l’espressione “più volte al mese”.  A questa domanda si può aggregare la domanda n° 4 sul soddisfacimento delle necessità. La risposta preponderante è “si, raramente” pari al 36,49 % degli intervistati, mentre il 27,03 % risponde “no, mai”, e il 22,97 % cita l’espressione “si sempre”.

Sintetizzando: si può asserire che l’utilizzo è raro e  saltuario” perché “raramente” la biblioteca è   riuscita a soddisfare le esigenze degli utenti.

 

          Si può continuare l’analisi  disaggregando  i dati della domanda n° 6 (mancato soddisfacimento).  Vengono restituiti  i seguenti tre primi caratteri di negatività.

1.        Per difficoltà nel prestito.......................................................16,31 %

2.       Per mancanza di testi aggiornati...........................................16,31 %

3.       Per mancanza di testi specifici............................................. 15,60 %

4.       Per carenza di testi ove sviluppare le ricerche............... 12,77 %

 Aggregando i dati delle domande 2 – 4 – 6  si evince la seguente considerazione sintetica.                               

 La frequenza è  rara e “saltuaria” perché la biblioteca risponde “raramente” alle esigenze degli  utenti “per difficoltà nel prestito”, “per mancanza di testi aggiornati”, “per mancanza di testi specifici e per carenza di testi dove sviluppare le ricerche”.

 ·               Le risposte alle domande 3 e 5 evidenziano che la biblioteca è, fondamentalmente, una biblioteca  scolastica a tema. Infatti il 60,76% degli intervistati si serve della biblioteca per “ricerche mirate su argomenti di studio”. Le risposte alla domanda n° 5 confermano con un valore percentuale pari al 62,50 % che trattasi di biblioteca tematica perché  è riuscita a soddisfare le “ricerche mirate e/o generalistiche nel campo dell’arte”.

 ·               Sulla base dei dati di cui sopra, considerando l’importanza  attribuita  a questa componente didattica e i punti critici sopra evidenziati, emerge che per “rispondere meglio alle esigenze”...”e facilitare nello studio” sono necessari i seguenti principali adeguamenti:

1.         Deve avere più testi generalistici perché deve coprire tutte le materie di studio ed anche discipline non facenti parte dei piani di studio della scuola 17,12 %

2.        Deve   essere  utilizzata  in  modo  esclusivo    come   biblioteca  e  sala  di studio 14,86 %

3.        Deve consentire il prestito domestico di tutti i tipi di libro 12,61 %

4.        Deve dotarsi di altri strumenti che completino la stazione di lavoro (scanner,  masterizzatore, macchina fotografica digitale, videoproiettore, ecc.) 12,61 %

 

·               Le domande 8, 9 e 10 nel loro aspetto propositivo evidenziano quanto di seguito:

1.         il 66,67 % frequenterebbe quotidianamente la biblioteca se essa riuscisse a dare risposte alle esigenze di studio.

2.        il 65,79 % frequenterebbe la biblioteca se la stessa diventasse un centro di documentazione  della scuola e dei lavori prodotti dagli allievi.

3.        il 48,68 % sarebbe disposto, con certezza, a spendere del tempo per migliorare il servizio mentre il 35,53 % è indeciso. Solamente il 15,79 % non spenderebbe tempo per migliorare lo stato della biblioteca.

 

·               Infine che ci sia voglia di una biblioteca scolastica diversa, magari partecipata sia nel contenuto, sia nei servizi sia nelle dotazioni è testimoniato dal fatto che:

1.         il 46,75 % ha fatto proposte,

2.        il 53, 53 %  che non ha fatto proposte

 

            Per quanto attiene l’handicap è stato avviato, con il contributo della collega De Caro, il lavoro di trasferimento su specifico data base, dei sommari delle riviste “Casabella” e “Domus”. Il data base, appena avrà raggiunto una sufficiente consistenza di dati, verrà messo a disposizione di tutti per effettuare veloci ricerche incrociate nel campo della progettazione, degli studi, delle mostre, delle proposte, delle installazioni, dell’arredo, delle personalità principali relative al contemporaneo. Per questo, con il nuovo anno scolastico si darà precedenza alla catalogazione delle riviste più recenti per passare, poi agli anni pregressi.

            Per avviare la catalogazione informatizzata mediante il programma WinIride messo a disposizione dal Ministero, sono state acquisite e salvate su un foglio A4 due videate (Allegato 11) per l’immissione dei dati utilizzando una maschera ridotta (2 pagine invece di 5). La bibliotecaria ha predisposto numerosissime schede pronte per l’immissione dei principali dati richiesti dal programma di catalogazione.

            Infine, si annnota che nell’anno scolastico in corso, sono stati registrati i seguenti dati del servizio di biblioteca.

·               prestito giornaliero                      61

·               prestito domestico                        134

·               ricerche bibliografiche               42

 

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04. CONTINUARE?

            Se il Collegio dei docenti e il Dirigente scolastico riterranno opportuno investire risorse economiche ed umane in questo settore (vorrei ricordare che tra i compiti connessi alla  Funzione Obiettivo “Sostegno al lavoro dei docenti” è riportato esplicitamente la seguente funzione “ Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca”) il sottoscritto si rende disponibile ad assumere tale impegno anche per il nuovo anno scolastico sulla base della seguente programmazione di massima da meglio precisare con la stesura e l’avvio del nuovo progetto con l’anno scolastico 2004/2005.  

 

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05. STRATEGIE SUCCESSIVE E PROGRAMMAZIONE DEL DOPO

            Io ritengo, che la biblioteca possa diventare, se funzionante e funzionale agli scopi, un elemento qualificante del Piano dell’Offerta Formativa della nostra Scuola.

            A conclusione di questa prima esperienza vorrei elencare le attività da intraprendere con il nuovo anno scolastico.

01.           E’ necessario, anzitutto, destinare la sala ad uso elusivo delle funzioni di biblioteca.

02.          In essa dovrà essere allestita una stazione informatica completa per la gestione di tutto il patrimonio ( inventario, catalogazione, prestito, restituzione, rinnovo, ecc.).

03.          Costituire  l’inventario della dotazione libraria con specifico riferimento all’aspetto economico.

04.          Iniziare la catalogazione informatizzata mediante il programma Win IRIDE già installato sul PC.

05.          Predisporre la numerazione di riferimento (numeri e lettere) per la definizione fisica della collocazione del testo.

06.          Raccogliere le riviste specialistiche suddividendole per annate o semestri.

07.          Creare una sezione di mediateca ove depositare e catalogare cassette VHS, Floppy disk, Compact disk e DVD.

08.          Creare una sezione riservata alla documentazione dei prodotti della scuola.

09.          Predisporre un regolamento e relativa normativa per l’accesso ai servizi di biblioteca.

10.           Dare vita al concorso per il disegno della tessera.

11.            Predisporre un capitolo di spesa relativo alla biblioteca ove registrare i costi per abbonamenti a riviste specialistiche, per acquisto di libri, per acquisto di CD didattici e di videocassette, oltre che per la registrazione delle spese di rilegatura e manutenzione delle dotazioni ed altri oneri connessi alle funzioni della biblioteca.

12.           Predisporre un piano di lavoro per lo svolgimento di alcune lezioni teoriche inerenti “la preparazione di bibliografie ragionate”,  “la catalogazione”, “la ricerca di fonti per studi interdisciplinari e/o pluridisciplinari in forma ordinaria o tramite i motori di ricerca di internet”.

13.           Collocare sull’esterno dell’aula adibita a biblioteca una bacheca per tutte le comunicazioni necessarie.

14.           Liberalizzare l’accesso al prestito domestico – nel rispetto di quanto stabilito nel regolamento-  a tutti gli studenti con l’assunzione diretta della responsabilità del prestito medesimo.

15.           Attivare un sito intranet ove riversare tutta la documentazione in arrivo (concorsi, circolari, lettere, inviti, mostre, ecc. con un terminale in sala insegnanti.  

 

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06. LE PRIORITA’ DEL DOPO

            Tra  le attività da avviare con il nuovo anno scolastico elencate al punto precedente, a parere del sottoscritto, le priorità sono le seguenti.  

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06.a.    Subito

a. a.      Restituire esclusività d’uso all’aula destinata a biblioteca.

a. b.      Iniziare subito la costruzione dell’inventario.

a. c.      Iniziare la catalogazione digitalizzata contemporaneamente  con la costruzione  dell’inventario.

a. d.      Collocare in prossimità della porta una bacheca per le comunicazioni.

a. e.      Con l’inizio dell’anno scolastico predisporre una circolare interna circa le modalità di accesso e di funzionamento dei servizi di biblioteca. (Copia da collocare nella bacheca)

a. f.      Predisporre un certo numero di schede a doppia copia sia per il prestito domestico che per le ricerche bibliografiche.

a. g.      Adeguare il registro generale  dei prestiti  alla registrazione dei dati della relativa    scheda, in particolare per le operazioni legate al  rinnovo.  

 

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06.b.    Entro la fine dell’anno 2004

b. a.      Predisporre una stazione informatica completa ed idonea

b. b.     Predisporre una nuova numerazione per la collocazione fisica dei testi  ( nn/l/nnn: numero  scaffale, ripiano, numero testo. Esempio 05-A-031)

b. c.      Raccogliere le riviste ed il materiale grigio in appositi contenitori per facilitarne la consultazione e la gestione.

b. d.     Predisporre un capitolo di spese per la gestione economica della biblioteca.

b. e.      Predisporre e dar corso al concorso per il disegno della tessera.  

 

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06.c.    Successivamente

c.a.       Predisporre una normativa ed un regolamento applicativo da porre in discussione e far approvare dal collegio dei docenti.

c. b.      Predisporre un piano di lavoro per lo svolgimento di alcune lezioni teoriche inerenti  “la preparazione di bibliografie ragionate”, “la catalogazione dei test”, “la metodologia di ricerca sia ordinaria sia digitale mediante internet”.

c. c.      Rilegare i testi che necessitano di manutenzione per restituirli alla fase di  consultazione e di prestito.

c. d.      Continuare la catalogazione dei sommari delle riviste iniziando –possibilmente- dai     numeri più recenti e procedendo a ritroso. Si consiglia di adottare questo criterio per strutturare un centro di riferimento relativo all’attualità ed alla contemporaneità delle esperienze e delle espressioni artistiche.

c. e.      Impostare la costituzione di una emeroteca basata sui quotidiani e periodici locali con  riferimento alle notizie riguardanti la scuola, la città, il territorio e lo specifico taglio culturale.

c. f.      Impostare una sezione ove raccogliere e documentare il prodotto della scuola. (Piani dell’Offerta  Formativa dei diversi anni, documentazione dei concorsi, documentazione     di progetti particolari, tesine relative agli esami di stato, relazioni dei progetti   didattici, ecc.) e quanto altro connesso con il lavoro scolastico.

c. g.      Impostazione una sezione ove raccogliere, a fine anno, tutti i lavori migliori delle  singole classi e dei singoli alunni.

c. h.      Redazione di un regolamento specifico per l’accesso e l’uso della biblioteca e del materiale in essa catalogato.  

 

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07.   E PER CONCLUDERE

            Questa relazione vuole essere non tanto un punto di arrivo quanto un punto di partenza, dopo un primo periodo interlocutorio necessario per conoscere, capire e rendersi conto dello stato di fatto delle cose.  Tali conoscenze sono necessarie per avere sia un punto di riferimento di base sia un punto d’arrivo con un lavoro lungo e faticoso e l’unico scopo di affrancare la biblioteca scolastica da quell’immagine stereotipata di luogo angusto, polveroso, grigio e poco attraente di deposito del patrimonio delle conoscenze dell’uomo.

            Ho voluto individuare, con questa breve relazione, le strade da percorrere perché l’”Ipotesi di lavoro per una biblioteca scolastica del terzo millennio”, contenuta nel progetto medesimo possa acquistare consistenza e la biblioteca possa assumere quel ruolo di “sviluppo della qualità dell’educazione” e divenire un punto qualificante il Piano dell’Offerta Formativa della nostra scuola.

            Tutto questo può avvenire, a mio parere, solamente se si riuscirà ad instaurare, tra le componenti della scuola, un clima costruttivo che travalichi le miopie egoistiche della contemporaneità.

 

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08. ALLEGATI (omissis)

Allegato 01: Scheda sintetica del progetto

Allegato 02: Concorso interno per il disegno della tessera “Bibliod’Arte”

Allegato 03: Programmazione del progetto “Bibliod’Arte”

Allegato 04: Programmazione per l’organizzazione della biblioteca

Allegato 05: Regolamento del concorso

Allegato 06: Scheda per il prestito giornaliero

Allegato 07: Scheda per il prestito domestico

Allegato 08: Scheda per richiesta bibliografica

Allegato 09: Scheda per il monitoraggio

Allegato 10: Scheda sintetica di analisi del questionario di monitoraggio

Allegato 11: Scheda WinIRIDE per la catalogazione

 

Pescara giugno 2004                                                                          Elio Fragassi  

 

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[1] Estratto da: CreMISI - Il bibliotecario scolastico: Multimedialità, documentazione e innovazione nella  scuola dell'autonomia.

[2] Devoto Giacomo, Oli Gian Carlo – voce “Liceo” ; Il dizionario della lingua italiana su CD Rom Edizione 2000- 2001, casa editrice Felice Le Monnier, Firenze 2001

 [3] IRRSAE – CEDE – BDP;IRIDE: La gestione delle informazioni in ambiente educativo , Editrice IRRSAE Lazio, Roma 1996

 [4] Raffaele Simone: Il mondo delle parole e delle lingue, “Una Bildung linguistica”, estratto da Iter nn° 16-17, Treccani, Roma 2002.

[5] Estratto da: WinIRIDE: Software di gestione di mediateche, centri scolastici di documentazione – distribuito da BDP – Firenze 2001