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PROGETTO   BIBLIOD'ARTE

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PERCHE'    BIBLIOD'ARTE

Se è vero che "…la creatività si identifica, in gran parte, con il coraggio di ragionare…" come sostiene Albert Einstein, è anche vero che per ragionare abbiamo bisogno di conoscenze.

Poiché "ragionare" significa "Usare la ragione per riflettere, discorrere o argomentare con rigore logico" - come esplicita il Vocabolario della lingua Italiana di Nicola Zingarelli - la riflessione, la discussione o l'argomentazione sono possibili solo se si hanno conoscenze.

Poiché le conoscenze non si trasmettono con il DNA, devono essere acquisite mediante un processo, fondamentalmente faticoso, che si chiama "studio".

            Lo studio è, quindi, un atto, un uso del tempo, un'applicazione intesa ad acquisire saperi e conoscenze, saperi e conoscenze che, differenziandosi e differenziandoci l'uno dall'altro, ci fanno diversi e quindi ricchi della nostra individualità e della nostra unicità di pensiero.

Del resto, come una macchina ha bisogno che nel serbatoio ci sia del carburante per essere messa in moto e partire, così, al nostro cervello necessitano informazioni e conoscenze per mettere in moto processi critici,  creativi e propositivi. E’ chiaro che così come il viaggio con la macchina è rapportato alla quantità di carburante presente nel serbatoio, allo stesso modo i processi intellettivi e mentali sono rapportati alla quantità di conoscenze e di informazioni che il nostro cervello contiene ed è in grado di elaborare: così, come con un litro di benzina si fanno pochi chilometri, con la lettura di un solo libro si fanno brevissimi percorsi mentali; in modo particolare oggi dove i riferimenti spazio-temporali sono saltati quasi completamente, dove le notizie, i processi massmediatici, Internet e la globalizzazione ci fanno partecipi di un tutto in rapida e continua mutazione.

            Questo concetto mi ha guidato nella stesura del progetto “Bibliod’Arte con l'unico scopo di affrancare la biblioteca scolastica da quell'immagine di luogo di semplice deposito di libri, riviste, giornali ecc.  per attivarla come centro di studio, di ricerca e di documentazione, luogo ove trovare le risposte ai quesiti che agitano la mente nostra e dei nostri studenti.

            Ecco, quindi, che tutto quanto ho cercato di realizzare ha lo scopo di arricchire le singole personalità degli studenti contro ogni forma di appiattimento culturale, di clonazione di pensiero e di comportamenti confacenti alle apparenze formali di moda.

 

 

Breve storia* 

Sviluppo del progetto

E la necessità...generò l'idea Progetto Relazione finale

Il primo impatto, le prime esperienze

Anno scolastico 2002/2003 Anno scolastico 2002/2003
Nascita del progetto Bibliod'Arte Anno scolastico 2003/2004 Anno scolastico 2003/2004
E venne il finanziamento   Anno scolastico 2004/2005   Dai giornali: Il Centro - Il Tempo

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PERCHE' BIBLIOD'ARTE

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* Estratto da:

Relazione di fine corso  relativa al

Master in gestione di biblioteche scolastiche multimediali rilasciato 

dall'Università Degli Studi della Tuscia-Facoltà di conservazione dei Beni Culturali

 

 

E la necessità...generò l'idea

 

Dopo i primi anni di insegnamento fuori regione, nel 1987 fui trasferito presso l’Istituto Statale d’Arte “Mazara” di Sulmona in provincia di L’Aquila.

I consigli di classe, i collegi dei docenti e tutte le altre riunioni venivano convocate presso l’aula destinata a biblioteca scolastica dell’Istituto. Ebbi modo, in queste occasioni, di apprezzare la stessa sia per la quantità dei volumi (inventariati circa 9.000), sia per la ricchezza culturale e di trattazione sia per la diversificazione e l’approfondimento delle aree culturali specifiche attinenti al tipo di scuola.

Nell’anno scolastico 1991/1992, avendo necessità di far ampliare agli alunni lo studio circa l’evoluzione del concetto di spazio e le sue sfaccettature, predisposi 14 tracce di approfondimenti.  Per l’occasione chiesi collaborazione al professore responsabile, pro-tempore, della biblioteca d’Istituto per predisporre, sulla base dei testi in possesso alla biblioteca scolastica, delle bibliografie ragionate per ciascuna delle 14 tracce proposte.

La risposta  fu superficiale ed evasiva tanto che le ricerche e gli approfondimenti, nonostante la volontà e l’impegno degli studenti, furono sospesi. Molti studenti provenienti da piccoli centri quali, Introdacqua, Roccacasale, Roccapia, Pacentro, Pescocostanzo, ecc. trovavano grande difficoltà a reperire testi specifici e particolari secondo le esigenze del tema di ricerca e di approfondimento.

Molte idee, diverse aspirazioni e parecchi studi vennero abbandonati a causa delle difficoltà nella ricerca di fonti  e testi di riferimento.

Nacque in questa occasione l’idea di organizzare, strutturare e dar vita alla biblioteca scolastica dell’Istituto.

 

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Il primo impatto, le prime esperienze

Nell'anno scolastico 1996/97 mi fu dato incarico di responsabile e referente della biblioteca d'Istituto. Dopo i primi lavori, le prime esperienze, i primi problemi e l'attivazione dei primi servizi di prestito domestico e ricerche bibliografiche nell'anno scolastico 1997/98 furono registrati i seguenti dati

 

Servizio di prestito domestico dal 13.02.98 al 30.06.98

A. S.

Prestiti studenti

Prestiti insegnanti

Prestiti pers. ATA

Prestiti esterni

Prestiti totali

1997-1998

20

18

1

1

40

 

A conclusione dell'anno scolastico, facendo tesoro della breve esperienza e dei problemi evidenziati dagli studenti e dagli insegnanti, mi resi conto che era necessario articolare in modo diverso il rapporto tra la biblioteca ed i suoi utenti

Ricco dell’esperienza accumulata nell’anno scolastico  precedente ed arricchito nella problematica connessa all’uso ed ai servizi di biblioteca  cercai di dar corpo e vita ad una biblioteca che fosse, in aderenza con le mutate  esigenze di studio, qualcosa di più di un semplice deposito, più o meno organizzato, di libri da dare in prestito per lo studio,  ma un luogo aperto alla circolazione ed al libero accesso di chiunque sentisse la necessità di transitarvi e/o soffermarsi e/o curiosare negli scaffali.

 In biblioteca si programmò ed organizzò la raccolta della posta in arrivo raccogliendola e catalogandola secondo la provenienza. In questo modo la biblioteca cominciò ad assumere una veste diversa: iniziò a definirsi come centro di documentazione del quotidiano, come centro di raccolta, smistamento e circolazione delle informazioni ove attingere notizie e conoscenze non solo storicizzate ma anche attuali e contemporanee. Cominciò così che la biblioteca iniziò ad essere frequentata anche dagli insegnanti per leggere circolari, avvisi, comunicazioni ecc. iniziando ed assumere, all’interno dell’Istituzione, un suo ruolo ben preciso: centro di lettura, di ricerca e di documentazione.

A conclusione dell'anno scolastico i dati relativi al prestito domestico furono raccolti nella seguente tabella

Servizio di prestito domestico dal 14.12.98 al 30.06.99

A. S.

Prestiti studenti

Prestiti insegnanti

Prestiti pers. ATA

Prestiti esterni

Prestiti totali

1998-1999

95

92

3

16

206

 

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Nascita del progetto Bibliod'Arte

Dopo questi lusinghieri risultati, sorretto dalla positiva esperienza dell'anno appena trascorso e dall'entusiasmo degli studenti che cominciavano a sentire la biblioteca come cuore culturale della scuola, iniziai a pensare in termini di progetto ancora più consistente e di maggiore respiro.

Con questi intendimenti nell'a. s. 1999/2000 nacque il progetto dal titolo "BIBLIOD'ARTE", inteso come progetto per una biblioteca tematica del territorio; progetto che divenne parte integrante del Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto.

A conclusione dell'anno scolastico i dati relativi al prestito domestico, senza considerare il prestito giornaliero, furono raccolti nella seguente tabella.

 

Servizio di prestito domestico dell’anno scolastico 1999 - 2000

A. S.

Prestiti studenti

Prestiti insegnanti

Prestiti pers. ATA

Prestiti esterni

Prestiti totali

1999-2000

207

83

3

4

297

 

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E venne il finanziamento

            Con il trasferimento presso l’Istituto Statale d’Arte di Penne, nell’anno scolastico 2000/2001, adeguai il progetto alla nuova realtà presentandolo al collegio dei docenti che lo approvò facendolo diventare parte del POF.

            Con il nuovo anno scolastico 2001/2002, il progetto viene finanziato da parte del MIUR con un contributo pari a  £  19.000.000 di cui  £ 10.000.000 per arredi e illuminotecnica e  £  9.000.000 per tecnologie multimediali, con lo scopo di dotare la biblioteca di una stazione informatica multimediale.

            Nel contempo, il sottoscritto, quale titolare del progetto,  viene ammesso, di diritto, alla frequenza del corso per il “Master in gestione di biblioteche scolastiche multimediali” attivato, per conto del MIUR dall’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo.

           Il corso, parte in presenza e parte in modalità e-learning ha inizio nel mese di settembre del 2002 per concludersi nel mese di aprile del 2003 con la stesura di una relazione finale.  Nella relazione finale ho voluto ripercorrere tutta l’esperienza connessa alla gestione delle biblioteche scolastiche delle scuole ove avevo prestato servizio e farne un punto di sintesi e di riflessione.

            Sia le verifiche intermedie sia la relazione finale vengono giudicate positive dalla Commissione incaricata dal Rettore tanto che in data 18/07/2003 mi viene comunicato, dal direttore del corso prof. Giovanni  Solimine, il superamento di tutte le prove con il conseguente rilascio del titolo di Master in gestione di biblioteche scolastiche multimediali .

 

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